(Padova-Canberra-Santiago del Cile 1978-2003)
A Daniela
Bionda
A te, bionda
come spiga di frumento,
per i tuoi occhi chiari
d’acqua verde
per il tuo corpo bianco
di nuvola
e per il tuo cuore di rondine
innamorata,
di questa estate ebbra.
Nel giro del cielo
Posso ancora intrecciare alle dita
le tue dita di latte e i capelli
e smarrire il mio cuore ed il tempo
tra le virgole impertinenti dei tuoi seni.
Mi hai insegnato oggi come è semplice l’amore.
Ma nel giro del cielo, stanotte,
fuggono inquiete le costellazioni
e l’allodola ancora domani
canterà il nuovo giorno.
E il nostro tempo, amica,
non sarà mai più ritrovato.
Stasera
Com’è triste, stasera,
la pioggia d’estate.
Tra noi due è qui, nella stanza
il tuo sguardo dolce di silenzio.
La tua pelle ha recato
un profumo di terra e di tempo
e ai miei occhi il lucido mistero
circoscritto nel sussurro delle foglie,
nel silenzio stupito nella solitudine
delle bianche costellazioni.
Ma io non so come amare
la tua anima dolce
ed invano il tuo cuore stasera
è venuto a guarire
la mia stupida e inutile
malinconia.
Rondine
Il tuo cuore è una rondine
figlia del vento
verso il cielo veloce
come se cadesse.
La mia mano non può
fermarne l’ascesa.
Come rondine oggi
sei venuta sul cuore
a donarti, improvvisa,
ma hai trovato, nel vento
solo i sogni, l’ebbrezza
e un pò di malinconia.
Solo
Stanotte sono solo
in questa stanza;
solo il cielo d’estate,
lassù,
è grande come la mia malinconia.
Ho dato un calcio alla vita
per seguire i sogni pazzi
di un vagabondo.
E inutilmente ora, in questo letto
stringo i pugni
a scacciare i ricordi.
Troppe luci lontane, sui tetti,
troppe stelle che bisbigliando
si affollano qui alla finestra.
So che non t’amo
quando sei vicina,
ma stanotte, in questa città,
nessun uomo è solo come me.
Quest’amore
Sei la fine e il principio,
sei tutte le cose;
benvenuta al mio cuore
come lo è alla terra
la pioggia d’estate.
Senza ricordi nè sogni
sul tuo cuore di rondine
la mia mente si è persa
in un oppio sottile
che cancella i pensieri.
Nella stanza è sospeso
il respiro del tempo.
Questo amore tra noi
è come l’acqua dei temporali
che dà vita e scompare,
come un sogno
e l’ebbrezza lieve
e la malinconia
che ti prende e ti lascia
al mattino, quando apri gli occhi
e sei solo.
Giro del tempo
Anche il vento si tace stasera.
S’è impigliata la Luna
tra i rami d’eucaliptus.
Forse adesso cammini, lontana,
nella luce ovattata
d’un inverno mediterraneo.
Nella sera d’estate quaggiù
un uccello ripete
il canto dell’oceano.
Per noi il tempo
è solo un’illusione,
ma la vita senza te è una follia.
Gira, Terra, gira;
torneremo ancora,
torneremo
a dividere insieme la stessa notte.
Libertà
Dimmi, cuore mio:
cosa fai?
La tua vita stasera
è quaggiù, nel tuo letto.
Sento i passi leggeri
del suo cuore
nel fruscìo della pioggia
sui vetri.
Forse sogna, nel buio,
della strada tortuosa
che ha percorso fino a te,
e che dritta è la via
della sua libertà.
Dimmi, cuore mio:
non è qui
la tua libertà,
o nei liquidi passi
che conservano i portici
pieni di nebbia?
Nostalgia
La mia anima oggi è come assente:
si è affidata al vento di sud-est
per tornare alle spiagge d’Europa.
Non riesco a confondermi, quaggiù,
con la folla grigia di eucalipti
né col fiato caldo della terra
con l’odore estivo che è nei prati.
Troppe stelle in questa notte australe
bisbigliano in disegni indecifrati.
Vorrei che la mia anima volasse
come il volo alto degli uccelli,
quelle virgole nere all’orizzonte,
ma questo cielo dove tu non sei,
infinito, al mio cuore è una prigione.
Vorrei…
Moglie,
vorrei che ogni segno del tuo viso
avesse il sapore di quei giorni
e delle notti passati insieme.
Siamo andati per le stesse strade,
camminando verso uguali orizzonti.
Eppure,
i miei occhi hanno guardato altrove
hanno amato e vissuto in sogni diversi.
Tu, unica come la Terra,
hai viaggiato nel mio cuore
grande come un oceano, ma pieno di isole.
A tanti ho donato il mio affetto,
a te sola un amore lungo come una vita.
Tu hai saputo vivere ed amare
tutti i miei momenti di gioia;
vorrei che ora tu amassi similmente
la mia tristezza e la mia nostalgia.
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