La kombucha è una bevanda al tè con lieviti e batteri e con uno strato di cellulosa che dà il via alla sua fermentazione. Bevuta da oltre 2000 anni in oriente, è utilizzata oggi come energizzante e antiossidante, e possibile bevanda probiotica per gli astronauti. Per studiare la resistenza dei suoi microrganismi a condizioni marziane, l’ESA ha esposto per 18 mesi un “biofilm” disidratato di kombucha all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale. La comunità di batteri presenti, riportata sulla Terra, è stata riattivata e il loro genoma è stato analizzato e confrontato con un campione rimasto in laboratorio. Un ceppo di questa comunità batterica (abbreviato qui in K. Oboediens) ha mostrato un numero basso di mutazioni causate dalla luce UV e dalle particelle cosmiche e ha recuperato le sue funzioni una volta riportato in laboratorio. Nelle future colonie marziane, questo batterio potrebbe essere utilizzato per produrre cellulosa e in varie applicazioni. Ogni anno aumenta il numero di forme di vita terrestri in grado di sopravvivere su Marte o nello spazio. Questo può dare indicazioni sul tipo di microrganismi che potrebbero esistere su Marte o su quali importare dalla Terra per produrre sostanze utili.
Venere: una nuova visione?
da scrivere come aggiornamento del congresso del VEXAG, Venus Exploration team NASA