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Ricerche
extragalattiche
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Risultati principali ottenuti:
1. L'esistenza di galassie
'prolate' (ApJ, 226, L115, 1978).
Intorno agli anni
'70, alcuni astronomi, tra cui
James Binney di Oxford, ipotizzavano che la struttura delle galassie
ellittiche potesse essere triassiale, e non oblata come tutti
credevano.
La maggior parte degli sforzi in quegli anni era dedicata a provare
quest'idea con analisi statistiche, ma non esisteva nessuna evidenza
diretta che potessero esistere galassie non oblate.
Nel 1978, la scoperta di una classe di galassie ellittiche
con
bande di polvere lungo l'asse minore, fatta da Bertola e Galletta, ha
fatto capire che queste galassie potrebbero essere buoni esempi di una
struttura prolata1
[...] Essi
suggerirono l'esistenza di una nuova classe di galassie: strutture
stellari prolate tagliate equatorialmente da piani di gas2.
Questo è stato uno dei primi
articoli che tentavano di usare le osservazioni esistenti per
distinguere tra potenziali oblati e prolati.
La scoperta di dischi di gas inclinati e ricurvi nelle galassie
ellittiche ha aperto la possibilità di conoscere la forma del
potenziale, ovvero se sia generalmente oblato, prolato o triassiale.
Come risultato, un gran numero di articoli teorici ed osservativi sono
stati dedicati a questo argomento negli ultimi anni1.
Oltre alla dimostrazione che possono esistere
galassie con
struttura allungata, nello stesso articolo, Bertola e Galletta notano
alcune galassie, quali NGC 2685 (la galassia "fuso") ed NGC 4650A, che
definiscono "possibilmente correlate con le ellittiche con bande di
polvere sull'asse minore". Cinque anni più tardi, queste galassie
sono state scoperte come esempi di un'altra classe di oggetti
peculiari, le Galassie con anelli polari3.
2. La relazione tra
l'avvitamento (twisting) e lo schiacciamento delle isofote nelle
Ellittiche (A&A, 81, 179, 1980).
Un altro modo di
dimostrare la triassialità
di alcune galassie ellittiche è lo studio della presenza di
variazione dell'asse maggiore delle isofote, detto twisting, che
è una tipica conseguenza della triassialità. Diversamente
dalla distorsione intrinseca del piano equatoriale di una galassia,
detta warping, gli effetti della triassialità seguono certe
regole geometriche che possono essere predette. Nel 1980 Galletta
pubblicò il primo articolo che mostrava che l'angolo totale
di avvitamento, Df, è correlato con l'ellitticità
apparente [ell]. Galassie che
sono molto schiacciate,
(ell > 0.25) mostrano solo piccoli avvitamenti (Df< 20°).
Questa relazione, trovata per le galassie con un profilo di
luminosità che segue la legge di De Vaucouleurs (r1/4),
è stata sempre confermata da vari autori.
3. Modelli triassiali di
galassie Ellittiche (MNRAS, 193, 885, 1980).
L'approccio
statistico al tentativo di dimostrare
la triassialità delle galassie Ellittiche era un soggetto di
grande interesse nello studio delle galassie all'inizio degli anni '80.
In quell'anno apparve un articolo in cui Benacchio e Galletta
fecero
un interessante primo tentativo di studiare la distribuzione delle
forme intrinseche [delle galassie] [...] Il miglior
accordo fu
ottenuto con modelli moderatamente triassiali. [...] Il congegno
sviluppato in questo articolo è utile e applicato a misure
più precise di un campione più grande di galassie
può produrre stretti limiti alla loro forma intrinseca4.
Il
problema fu trattato negli
anni successivi da diversi autori, fino a dimostrare che una buona
parte
delle Ellittiche più massicce o luminose sono triassiali.
4. La scoperta di galassie S0
con controrotazione (ApJ, 318, 531, 1987).
Nel 1986, durante
uno studio sistematico di
galassie S0 barrate, Galletta trova all'Osservatorio astronomico
Europeo
del Sud (ESO) la prima S0, NGC 4546, in cui il disco di gas ruota in
senso opposto alimg/GG_DB81.jpg disco di gas (controrotazione). Parallelamente alla
scoperta della controrotazione nelle Ellittiche5,6 questo
oggetto rappresentava uno
straordinario, chiaro esempio di un "secondo evento" nella storia di
una galassia7
5. L'esistenza di galassie
Spirali con controrotazione (Nature, 375, 661, 1995).
Seguendo il
problema dell'interazione tra
galassie, Galletta tenta di spiegare le caratteristiche di vari tipi di
galassie peculiari (Ellittiche con polveri, S0 con anelli polari,
Ellittiche ed S0 con controrotazione) in un unico quadro generale,
supponendo che esse siano differenti risultati dello stesso fenomeno di
acquisizione
di gas dall'esterno. Inizia quindi a studiare, sin dal 1983,
numerose galassie spirali con archi di polvere anomali. Finalmente, con
Ciri e Bettoni trova la prima galassia spirale in cui l'intero disco di
gas è in controrotazione. Oggi si conoscono più di
cinquanta oggetti in cui il gas o parte delle stelle è in
controrotazione rispetto al resto della galassia e la relazione
esistente tra anelli polari ed Ellittiche con bande di polvere è
largamente riconosciuta.
(in
corsivo appaiono le citazioni da rassegne di altri autori)
- da:
F.Schweizer,
1983, I.A.U. Symp. n.127, ed. T.de
Zeeuw, p114.
- da: Voigt,
Huchtmeier, 1982, Landolt-Bornstein, Handbuch
der Physic, Vol.2c, p.256 Springer-Verlag
- F.
Schweizer, B.C.
Whitmore, V.C. Rubin, 1983, AJ 88, 909.
- da:
J.Kormendy,
1982, Morphology and Dynamics of Galaxies,
XX Adv. Couse SAAS-FEE, ed. L.Martinet and M.Mayor, p.150.
- D.Bettoni,
1984, Messenger
37, 17.
- N. Caldwell,
R.P.
Kirshner, D.O. Richstone, 1986, ApJ
305, 136.
- da una
lettera del
Prof. M. Schwarzschild, Princeton, 2 marzo
1987.
Catalogo:ISM
content in normal galaxies
Catalogo:
Galassie
isolate
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